Tra il XVI e il XVII secolo, su iniziativa della Corona di Spagna, furono costruite lungo il litorale del Sinis di Cabras la torre di S. Giovanni, Torre Vecchia (o di S. Marco) e la torre di Seu (Turr’e Seu). Come le altre torri costiere sarde, esse furono innalzate per proteggere le popolazioni locali dalle incursioni dei pirati e dei corsari barbareschi che provenivano dal vicino Nord-Africa.

La chiesa intitolata a Gesù Salvatore, è sorta alla fine del secolo XVII nell'area del santuario ipogeico che aveva svolto fino ad allora la funzione di chiesa sotterranea. All'Ipogeo antico si accede attraverso una scala, aperta nel pavimento della chiesa, che dà accesso ad un piccolo vano dal quale si diramano cinque locali.

Il sito prenuragico di Cuccuru Is Arrius, scoperto durante gli scavi del canale scolmatore, si trova sulle sponde sud occidentali dello stagno di Cabras. Le indagini archeologiche condotte tra il 1976 e il 1980 hanno documentato nel sito un’intensa frequentazione umana a partire dal Neolitico medio (V millennio a.C.). I villaggi che si formarono nel sito presentano strutture abitative parzialmente infossate nel terreno, delimitate e coperte con materiali vegetali. Il sito è interessato da una necropoli e da diversi insediamenti del neolitico, del calcolitico, di età punica, da un tempio a pozzo nuragico cui era annessa un'area cultuale tardo-repubblicana ed infine da una necropoli romana-imperiale.

Fondata alla fine dell'VIII secolo a.c.dalle popolazioni fenicie su un'area già frequentata da genti nuragiche, Tharros si trova nell'estremità meridionale della Penisola del Sinis, nella parte interna del Golfo di Oristano. È con l'arrivo dei romani, nel 238 a.c., che vengono costruiti numerosi edifici che rimarranno conservati nel tempo e dei quali ancora oggi si possono ammirare i resti.

La necropoli di Mont'e Prama si trova nel territorio di Cabras, lungo la strada provinciale 7 che da S. Salvatore porta a Riola Sardo. L’area funeraria venne scoperta casualmente nel 1974, durante i lavori di aratura del campo. Da allora si sono alternati diversi interventi di scavo e di recupero, tra il 1975 e il 1979 e poi, in tempi più recenti, tra il 2014 e il 2017. Le statue dei "Giganti" sono scolpite in arenaria gessosa locale e la loro altezza varia tra i 2 e i 2,5 metri. Ad oggi sono state identificate 28 statue, che riproducono personaggi maschili e rappresentano il guerriero, l'arciere, il pugilatore, ma il perchè di queste sculture resta ancora un mistero.

Il Museo Civico di Cabras "Govanni Marongiu", inaugurato nel 1997, è dedicato all'esposizione dei reperti archeologici provenienti principalmente dal sito di Cuccuru is Arrius, da Tharros e dal relitto di Mal di Ventre. Dal 22 Marzo 2014 è stata inaugurata la sala dedicata al complesso statuario di Mont’e Prama, in cui è esposta una selezione di statue maschili, sei in totale (tre pugilatori, due arcieri e un guerriero), oltre che quattro modellini di nuraghe.